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Full text of "Esposizione anatomica delle parti relative all'encefalo degli uccelli"

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EST0S1Z10KE ANATOMICA 

DELLE TMV1 RELATIVE <ALL ? ENCEFALO 
DEGLI ECCELLI . 

Del Sig. Vincenzo Malacarnb Direttore delle 
R. Terme Acquefi, e Chirurgo Maggiore, del Reale 
. . Prefidio di Torino . 

Al Sig. M i c h e l e Girardi Medico: di Camera' di 

i S. A. R. il Duca di Parma, Prefidente al,Gabinet- 
-, to di Storia Naturale-, Profeflòre primario della me- 
defìma, e di Notomia in quella Regia Univerfità. 

Signore. 


M Oftrerei d’ eflèr privo del bene dell’intelletto, fe 
non mi avertè dolcemente, commoflo la generoli- 
tà, che voi manifeftafte nell’analizzare le mie offèrva- 
zioni full’ Encefalo Umano , e nell’’ additare ai numerort 
voftri uditori dalla Cattedra‘ili-cotèrtatfamofa e dotta 
' Univerfità: da voi così degnamente occupata gli artico¬ 
li delle Opere del fommo Notomifta , e Fiiiologo Al¬ 
berto Alierò, nei quali di quella mia debole fatica lì fa 
cortefe ed onorata menzione ; -e fe dall’ altra parte la 
cognizione , che ho già da parecchi anni della vaftita 
dell’ erudizione voftra , e della felicita delle profonde 
-voftre ricerche della -Notomiae -nella Stona naturale-, 
non mi avertè indotto a fperare, che voi non ìsdegne- 
rete ch’io ricorra à voi per lume, e peli.contiguo in¬ 
torno a quella parte deWEncefalotoma mtverfale-. dame 
abbozzata, che rifguarda gli uccelli, dintorno alla qua¬ 
le s’impiegarono dopo di T orrmafo Willq gli Accade¬ 
mici Parigini fenza condurla'però a‘piantole "«hutìfea- 
Bbbbb ij 





748 D e L't e n ! cefalo 
za ed eftènfione infino a tanto che il lodato infatica¬ 
bile Altero non’cbbe creduto lo fviluppamento del ee- 
rebro nella menzionata claflfi d’animali occupazione de¬ 
gna di sè, e delta attenzione dei veri Filofofi; 

Vi è noto, eruditilfimo Signore, che deliderofo quelli 
di rendere vie più manifefti al mondo i nodi , con i 
quali piacque all’ eterno fempre adorabile Artefice di con¬ 
catenare la porzione animata delle foltanze abitatrici 
del, noftro globo , lì lagnava di non aver ancora trova¬ 
to- adequatamente delèritto * il cerebro degli uccelli* 
ed avea riunite, in- una dilfertazicme quelle verità, che 
l’efame anatomica pih attenta gli avea rivelate fu vi- 
fcera così eflenziale in quella clalfe d’animali , accioc¬ 
ché ferviflèro di Dimoio agli altri Anatomici per dila- 
tare anche da quello canto i limiti delle nollre cogni- 


Non v’ha dubbio^che molti fra quelli vi abbiano fat¬ 
to laudevoli progredì calcando le veftigia di Altero,A te¬ 
atro alle quali olai-puré .di muovere anch’ io, dì modo» 

■ che.l’ anno mdccixxvi fembrandomi già d’ avere incon¬ 
trato aliai buona ventura nello pigolare per. quello, cam¬ 
po, aveva. penfatO: di trafmettere al promotore di tali 
ricerche i manipoli , che me n’erano toccati , riducen¬ 
doli a foggia di cementi allo fcritto Allertano-, ma non 
aveva condotto ancora il mio lavoro al termine pre- 
.filfo ,.: quando fui colpito dall’ acerbiffimo annunzio del¬ 
la .perdita- irreparabile , che per la morte di Alierò la 
repubblica filosòfica ha fatto. 

Privo così degli utili avvili,. che da uomo sì gran¬ 
de per ogni titolo avrei, ottenuti., elìtai nel determina- 





T> E G '-L I' -Ui ' G C E E 5 ’ I. 749 

re a-chi comunicare i menzionati conienti 'affine di ri¬ 
cavarne e correzione ed : ammaeftramento, firn che non 
-venni favorito da voi'con-quelle lettere, ;le quali m’ùn- 
coraggiano a profeguire nella carriera anatomica-, e con 
il preziofo dono dell’ opera voftrà celebratiffima intor¬ 
no alle tavole poftume del Smtorini; la quale^mi fervi- 
rà d’efemplare, e di guida, maffime in quello,che con¬ 
cerne le voftre utiliflime fcoperte. 

Tanta ^benignità volita a favor mio non folci mi vi 
; lega con vincoli indiffolubili d’amicizia , e di gratitu¬ 
dine , ma sbandifce dall’animo mio ogni irrefoluzione ; 
e mi conferma nella Acutezza, . che quelle .offervazioni 
■ full’ Encefalo degli Uccelli non potrebbono effer indiriz- 
zate ad uomo v che con piti bel nodo vanti in fuo'cuo¬ 
re unite dottrina led urbanità , fchiettezza e direzio¬ 
ne, erudizione e modeftia, tutte prerogative altrettan¬ 
to rare quanto defiderate in chi dev’effer giudice ernia- 
eftro in cofe di Fifica, e di letteratura. 

Eccovi pertanto in quello Scritto compendiato, oltre 
alle offervazioni Allenane, tutto quello, che fe ne leg¬ 
ge nelle opere del Willis fui cerebro e fui nervi , le 
quali fe per non fo quale fventura della Notomia non 
foffero grate troppo fuperficialmente lette, per non di¬ 
re troppo vergognofamente neglette , quelli organi fa¬ 
rebbero affai meglio fviluppati e conofciuti. 

Vi riunifco altresì quello, che la lettura va fommi- 
niltrandomi di relativo all’ oggetto principale acciò che 
la mia fpofizione acquilli maggior chiarezza, accennan¬ 
do i fonti dai quali è ricavato perchè odio appropriar¬ 
mi : le ricchezze altrui . Anzi vi Scongiuro di non; as¬ 
condermi il nome, nè le opere di coloro, che avran¬ 
no già defcritte quelle parti, che v’accorgerete imma¬ 
ginami’io d’ avere prima di neffun altro Sviluppato e.d 
efpollo acciocché loro non venga involato l’onore della 
fcoperta; perciocché non fono abbaftanza perfuafo della fo- 
Bbbbb iij 



75° Dell’ encefalo 
lidità del pendere di quel Letterato Franzefe, che pre¬ 
tende tutto-edere-già flato detto.. 

La natura è un fondo inefauribile, nel quale quan¬ 
to fi- cerca più profondamente , tanto maggior dovizia 
trovali -di cofe novelle: nè vogliati!velière- così-.ingiufti 
verfo i noftri coetanei, nè verfo i poderi con fuppor 
e gli uni, e gli altri incapaci di trovare nel fondo fud- 
detto nuove ricchezze : onde eziandio che mi. 'riconOT 
fca inabile a fare fcoperte importanti, pur fo che lo 
fpirito dell’uomo ha fecondità pari alla infaziabilità del 
fuo cuore , e che quando quello non può eflèr inven¬ 
tore , aggiunge e perfeziona valendoli dei lumi altrui 
e facendo nafcere nuovi penfieri, nuovi metodi di olì 
fervare da' quelli, che gli vengono altronde prefentati.» 

Cosi vo tentando io, e fe non mi riefcirà d’efporre 
cofe nuòve, proccurerò almeno di riunire le già cono- 
fciute fotte que’ differenti punti di villa, che potran¬ 
no fembrare più naturali ; perciò troverete divifa quell’ 
operetta: in cinque trattati, nel primo de’quali verran¬ 
no comprefe in due parti le notizie indifpenfabili fulle 
pareti tanto ellerne , quanto interne del cranio , che 
hanno-relazione: con il cerebro,.e con i nervi cerebrar 
li degli uccelli; nel fecondo fi defcriveranno le menin¬ 
gi'; nel terzo il cervello ; nel quarto il cervelletto,-e 
la midolla-allungata ; nell’, ultimo, i nervi, che .efcono 
dalle pareti del cranio . 

Comprenderovvi pur anco le offervazioni anatomiche 
fatte da me fa gli organi dei fenfi in quella claffe.d’a-, 
mimali, non ancora .da altri pubblicate, o non.arriva¬ 
te a mia notizia, o efpofte differentemente da quel mo¬ 
do nel quale do le ritrovai. 

In quelloxafo le mie offervazioni ferviranno almeno 
per confermare la verità di quelle degli autori a me 
fconofciuti, verità Tempre -accette-a coloro:, che colti¬ 
vano la gloria naturale con. il genio, col quale fa 
coltivate voi , e agli ingegni elevati , depofitarj delle 



degli Uccelli. yji 
cognizioni pivi preziofe , e dei fondamenti pili ftabili 
del fapere umano. Sicché nè a voi, nè agli altri Filo- 
fofi pari'voftri difgradiranno come alla'fteffa Maeftà dei 
regnanti non difgradìfce l’umile ma cordiale offerta di 
fiori odorofì e di faporite frutta in mezzo ai ricchi tri¬ 
buti, delle pih ubertofe proviricie. 

• Confefsò il chiariffimo Alierò di non avere notomiz- 
zati molti uccelli f * e le offervazioni principali che 
ci lafciò dintorno ai cerebri loro diffe di averle tratte 
dall’ efame di fei oche fole . * Su quelle mi efercitai 
lungo tempo tenendo fcrupolofamente dietro a si gran 
Maeflro, e quando ne ebbi notomizzate varie dozzine 
m’avvidi, che anche nelle oche s’incontrano moltiffime 
parti effenziali non efpofte nella differtazione Alleriana, 
o differenti da quanto vi fi legge; perciò mi fono in¬ 
vogliato di cercare fe altre fpèzie di pennuti ne vada¬ 
no provvedute, e fe vi fe ne poteffe. meglio fcorgerela 
varietà. 

Nè male mi appofì, perciocché in quali tutte le fpe- 
cie notai differenze effenziali nella direzione,, nella fi¬ 
gura, nel fito, e nel numero delle medefìme ; onde mi 
vidi obbligato di ripetere pih e pih volte le offerva¬ 
zioni fu quanti individui di quella fpecìe mi fu per- 
mgffo ; e degli individui fteffr vi prefento il catalogo 
adoperando la nomenclatura del celebre Linneo, giacché 
le opere di sì diligènte Naturalifta facendo le delizie 
dei Profeffori, pih facilmente fi capirà quale uccello vi 
nomini ; e cafo che sbagliaffi nel dargli il nome italia¬ 
no, lo sbaglio mio verrà dalla cortefia voftra corretto. 




L’ E 


Degli individui delle diverfe fpecie d’ uccelli 
flati notomizzMti da me per verificare le ojfer- Numer0 
vaz-ioni Allenane , ed efporne l’ encefalotomia. degi’mdi- 

42. Falco mizzatK 

p 0 ‘ Milvus 12. Falco cera flava, cauda forficata , 2. 

!?' torpore ferrugineo, capite albidiore 
ile. Gentilis 13. F. cera, pedibufque flavis,carpare 3. 
cinereo, maculis fufiis,, cauda fafciis quatuor ni- 
gricantibus. 

me-, Tinnunculus 16. F. cera, pedibufque flavis ,dor- 8. 

ru f° funài* nigris, peStore firiis fufiis, cauda 

:re. Sparverius 20-, F. cera lutea , capite fufco , 1 . 

vertice, abdomineque rubro, alis carulefientibus. 

. 43. Strix 

o- . Bubo 1. Strix capite auriculato, corpore rufo. 2. 

• di SOtus .4. 5. capite auriculato pernii finis. ? 

^ Scops. 5. 5. capite auriculato penna folitaria ;5 
de’ » StjisJuìa 8. .5 . capite l#vi, corpore ferrugineo,re- i. 
mìge tenia longìore. 

45. Pfittacus 

dio.., ^Eftivus. 32. Ffittacus brachyurus viridis luteo 1. 
fubmaculqtus, fronte, cerulea ,bumeris fanguineis 
orbitìs incarnatis. 

. .. 50. Corvus 



Corax 2. Corvus ater, dorfo atro-ccerulefcente, 3. u 

cauda fubrotunda, 

_ Corone 3. C. atro-carulefiens totus, cauda ro- 5. 
tundata, reSlricibus acutìs. 

51. Coracias 

Bengalenlìs 5. Coracias fubfulva fubtus carule- 1. 

; fiens, collo fubtus violaceo ( non Urlato nec pal¬ 
lido ) cauda integra 

57. Cuculus 




u < 


753 


37- Cuculus 

Canorus i. Cuculus cauda rotundata nimicante , Cu co io. 
albo puntata. 

58. Yunx 

Torquilla. Torcicollo. 

$g. Picus 

Yiridis 12. Picus vertice coccìneo. Picchio. 

64. Upupa 

Epops 1. Upupa enfiata variegata. 

67. Anas 

Anfer 9. Anas rofiro femicilindrico, torpore fu- 
pra cinereo , fubtus pallidiore, collo firiato. 

P Streperà 20. A. fpeculo alarum rufo , ni -~1 
I grò, albo. 1 

1 Clangula 23. A. nigro, alboque varia, ca- J 0ch 
■" ^ pite tumido, violaceo , firn oris macula alba. ed* 

t0i 1" Bofchas 40. A. reBricibus inter/nediis ( ma- 1 Anitre 
J ris ) recurvatis, rofiro retto. f 

L Domeftica B. J 

72. Pelecanus 

Pifcator 6. Pelecanus cauda cuneiformi, rofiro fer- Domenicano in 
rato, carpare albo, remigibus omnibus, facieque ni- vai di Bormi». 
iris. 

84. Ardea 

. Grus 4. occipite nudo papillofo, pileo, remigibufque Gru. 
nigrìs, corpore cinereo, reBricibus intimis laceris 

Cinerea 11. A. occipite nigro levi ,dorfo casru-~ì 
lefcente , fubtus albida , pettore maculis oblongis | 
nigrìs . j 

Major. 12. A. occipite crifta nigra dependen-'l 
te, corpore cinereo, collo fubtus linea , fafciaque 5 A s hironi * 
pettorali nigris. 

Alba 24. A. capite lavi, corpore albo, rofiro 
fulvo, pedibus nigrìs. J 

86. Scolopax 

Rutticela 6. Scolopax rofiro retto , bafi rufefeen- Beccaccia. 

Cccec 



754 D e l.l’, Encefalo i 
te, pedibus cinereis, femoribus tettis ,fafcia capitis 
.... nigra . , .i- - ■ .. 

beccaccino. Gallinago 7. S- roftro retto, tuberculata, pedibus 8. 
fufcis, frontis lineis fufcis quatemis. 

98. Pavo. 

Pavone Criftatus 1. Pavo capite enfia compresa , calca- 1. 

„haM ribus fohtariis. . 

99. Meleagris. 

C*»o d’india. Gallopavo 1. Meleagris capite carmcula fronta- xo. 
li, gularique, marìs pettore barbato. 

ioi. Phafìanus. 

Galli, Galline, Gallus 1. Phafianus caruncula compresa verticis , 50. 

e Fagiani. geminaque gulés , auribus nudis:, cauda compreffa 
ad fendente . . . -.A . . < - : 

102. Numida 

Gallina detta di Meleagris. . . . a. 


1.03. Tetrao 

Perdix 13. Tetrao pedibus nudisi calcatati?, >, ma- 1 
cala nuda coceinea fuboculis, cauda ferruginea, pe¬ 
ttore brunneo . 

.Coturnix 20 . T. pedibus nudis , corpose grifeo 1 
maculato,, fupercittis > albis j mttricibus. margine-4. lu- 
mlaque ferruginea. 

104. Columba 

Domeftica 1. 2 

1- Palumbus 19. C. rettricibus pdfiice atris, remigi- 
bùs primoribus margine exteriore albidis , collo u- 
trinque albo. 

j” Turtur 32. C. rettricibus. apice albis , dorfo 
■ gr.ifeo , .pettore incarnato., , macula laterali, colli 
nigra lineolis. albis. . sv. 

Riforia 33. C. fuptd lutefcens., lùnula cervi¬ 
cali nigra. 

105. .Alàuda 

Arvenfis 1. Alauda rettricibus.. extimis duabus ex- 
trorfum longitudinaliter albis ,. intermediis interiori 
latere ferruginei j » 



u < 


' 7 ? 5 


106 . Sturnus 

Vulgaris y. Sturnus rapo flave fante, corpore n$ Storno. 
grò , punBis albis. 

107. Turdus > 

Vifcivorus 1. 7W« dorfo fufeo , collo maculis Tordo. 
albis, roftro flavefeente. 

Merula 12. T. ater roftro, palpebrisque fulvisi Merlo. 

109. Loxia 

Coccothrauftes 2. Loxia linea alarum alba, remi- Profane 
gibus mediis apice rhambeis q,, reBricibus" laterè te± iettoBe 
nuiore bafeos nigris. 

Chloris 2 y. L. flavicanti-virefcens , remìgibus se U if 
primoribus antice luteis, reBricibus Idteralibks qua- Verdóne 
tuor baft luteis. 

ira. Emberiza. 

Hortulana 4. Etnberiza remìgibus nigris,primis ch-tolah 
tribus margine albìdìs', reBricibus nigris, laterali- 
bus extrorfum nigris. 

Citrinella y. -E. reBricibus rtigricantibus , etiti- Zivoio. 
mis duabus latere interiore macula albd dbtità : . IV ', 

H2. Fringilla 

Ccelebs 3. Fring. artubus nigris, remìgibus «-“1 
tvìnq. albis , tribus primis immaeulatìs ., fiBHcfi \ 
bus duabus oblique albis. j 

Montifringilla 4. alarum bafi fubtusflavijftma. C ^ : 

Julenfis y. F. fufea , peBore humerifque rufis , J 
alis nigris, macula rufa . j 

~ Carduelis 7. F. remigibus antrorfum luteis ex¬ 
ma immaculata, reBricibus duabus extìmis me- 

.dìo, reliquìfque apice albis. 

Serinus ,17. F. fubvirefcens f mandibula infi- Cardetiin 
tre albida, dorfo lateribds flufco - maculaiis , fa- 
\_fcia alarum alba. 

Canaria 27. F. roftro , corporeque albo-flavican- Canari 1 
e -, reBricibus , remigibusque vitefeéntibus j roftro 


Ccccc ij 



,'ff6 Déil’ incèsalo' 

Pafferi da mu-' Domefticà 36. F. remigibus ,rettricibusque fufcìs 30. 
to e da Sala a- torpore grifea nigroqùe ■.fà&ia alarumalbafolitaria - . 

i 104. Motacilla 

Uffignualo. Lufcinia u Motacilla rufo-cinerea armillis cine- 2. 

Cannavaroia. Curiuca 6. M. fupra fufca , fubtus albida. , re.- 2. 

.ttricibus ■■ fufeiSj extimo margine tenuiore. alba. 

Beccafico. Ficedula io. M. fubfufca , fubtus alba , gettare é* 
cinereo-macidato -> 

Cutretta-da mì Alba 1 u M. pettore nigra , rettricibus duabus 8. 
etta Ba erma, gimidiatO oblique albis . 

Capinero.. Atrkapilla 18. AL tefiacea fubtus cinerea , pileo a» 
abfcuxo- 

Reattino. Trochilus 49. M. cinereo-virens , alìs fubtus re- 6. 
ttricibus flavefcentibus , fuperciliis luteis . 

117. Hirunda 

Rondinella; Ruftica i. Hirunda rettricibus , exceptis duabus io* 
intermediis , macula alba notatis. 

M-iianeo pref- Urbica 3. H. rettricibus immaculatis , dorfo ni- 3. 
foiPiemontefi. ^ rg caru i e j- cat p e} tata fubtus alba. 

Rondone. Apus 6. H. nigricans , gula alba , digitis amni- 7. 
bus quatuor anticis . 

La ferie delle mie oflèrvazioni fulle tefte degli uccel¬ 
li è dunque fondata full’ efame di pili di quattrocento 
individui . Felice me fe tutte quelle, vittime facrìficate 
alla ricerca della verità,e all’aumento delle cognizio¬ 
ni noftre intorno alla più importante tra le vifcere mi 
guideranno al confeguimento del fine principale , che 
mi fono propofto, iL quale fi è di rendere me Hello è 
i Lettori miei fempre più riconofcenti verfo 1’ ineffabi¬ 
le Increata Sapienza , la quale tutto che abbia voluto 
provvedere d? organi in apparenza analoghi il cranio di 
moltiffimi dei viventi , ha però in diverfiffima guifa 
coftrutti nelle diverfe fpecie gli organi medefimi a te- 
nor dei loro bifogni, e fi compiacque di fiffare nel fo- 
lo cerebro umano la fede principale di quella incora- 



D E G. L I U C C E. t L I. 7|7 
prenlibile maravigliofa foftanza , che ci fa ragionevoli, 
e capaci di adorarne ( per quanto alla umana debolez¬ 
ze è concedo') la Maeftà,e di ammirarne gl’immenfi a 
noi favorevoli attributi in qualflvoglia delle di Lei crea¬ 
ture . 

Con quelli fentimenti do fine alla mia lettera di nuo¬ 
vo Applicando Y. S. di non rifparmiare quanto ftimerà 
opportuno a rendere meno difettofa la mia operetta, la 
quale fervirà di teftimonianza al mondo della amici¬ 
zia onde voi mi onorate , e della ftima inalterabile, 
che fo e farò fempre dei voftri meriti , e del faper vo- 
ftro,. 


Ccccc ìij 



758 


TRATTATO I* 

Delie offa del Cranio, degli uccelli in generale , e 
particolarmente delle Oche, e delle Anitre . 

T b sra All e r i u Ao * 

,, Le prelènti olìèrvazioni fui cervello dell''Oca le 
„ ho fatte fopra fei individui di quella fpecie d’uccef- 
„ li, le plfa-det cranio de' quali fono fpeflè. x malfime 
„ all''occìpite , e cetluIoTe „ 

PARTE PRIMA. 

EJpoJiz.ione delle parti eterne: della tejla. degli Uccelli . 
CAPITOLO PRIMO. 
Defcrizion generale della, tejla. degli uccelli 

L ’Efatta cognizione delle parti contenute nella ca¬ 
vità del cranio di qualfivoglia animale foltanto al¬ 
lora fi. ottiene quando le ne conofce. la difpofizione e 
la-Bruttura delle: contenenti,, mancando- la quale tanto 
men giulfa idea. li. avrà dell’ entrare e dell’ufcire dei vali, 
e dei nervi nella cavità medefim'a ; perciò reità indifpen- 
fabile, che. fi faccia precedere la, ferie delle notizie più 
opportune a determinare il numero delle regioni , e i 
limiti delle olia, che le occupano - 



* ~Anfnìs cerehrum ex fex anìmalibm . Cranium craffum , maxime ad 
ticipat, ir cclMùJu*. 



u c c 


7 59 


Articolo I. 

Parti ejìeriori della tefta, e 'prima il Cranio 
degli Uccelli. 

1. La tefta degli uccelli fi divide in cranio , ed in 
3 ecco odia Rojlro. 

2. Il cranio, che in quali tutte le fpecie ne fa la por¬ 
zione più eflènziale, fe in tutti non ne fa la più erte¬ 
la, occupa la region fuperiore e pofteriore della tefta, 
e vi fi diftinguonó il 'vertice coperto di piume, i lati 
dove fono prominenti gli occhi, ed incavate le orécchie, 
e fi attaccano molti mufcoli deftinati al movimento de¬ 
gli organi attigui; la bafe cOrrifpondènte alle radici 
del becco , ie alla fommità anteriore carnofa del lungo 
flelfibililfimo collo ; la fronte , cioè la parte anteriore 
ftretta e piana della tefta, che difcende leggiermente fra 
le orbite; 1* occipite ; che ne è la parte pofteriore lar¬ 
ga e gibbofa. 

Articolo IL 

Il Becco. 

1. Il Becco o roftro è differente nelle diverfe fpecie 
volatili tanto in figura e in confiftehza,'quanto in lun¬ 
ghezza, in larghezza, e in direzione,poiché fe ne ve¬ 
dono dritti, inarcati, ritorti, fiottili, compreffi ai lati, 
appiattiti , conici , angolati, folcati, fatti a foggia di 
lefina, di coltello, a volta, uncinati, adunchi, cilin¬ 
drici , brevi , mezzani ^ lunghìffimi , -éigrofiìflimi ecc. 

2. Dividefi il becco in porzioni fuperiore ed inferio¬ 
re , alle quali nelle Oche e nelle Anitre potrebbe darli 
il nome di malcerte. 

3. Vi fi confiderà prima di tutto la corona del bec- 



co , offia il ceppo comune a tutte e due le porzioni, 
che è appunto nel fito dove le piume fono come una 
fpecie di peluria detta dai Naturalifti il capejìro , il qua¬ 
le confitte in una linea ftretta riguardo ad alcune ìpe- 
cie, riguardo ad altre in un largo collare ; havvene pu¬ 
re , che hanno la peluria del capejìro rivolta in alto e 
indietro a feconda della direzione delle altre penne del 
capo; alcune lo hanno fcàrmigliato, altre rovefciato in. 
giìi fui becco come i Corvi, le Gazze, le Strigi ; altre 
poi hanno il ceppo del becco coperto di pelle morbida 
e fgombra di penne, la quale ha predo Linneo il nome 
di cera : 

4. Vi fi nota il corpo , che riguardo alla porzione o 
malcella foperiofe fi divide in dorjo, nel quale fona, fcol- 
pite le narici efteriori guarnite di : peli nominati vibrij- 
fe , e in ale, o margini deliro e finiftro, riguardo, alla 
inferiore in lati, e' in bafe. 

Vi fi olferva finalfnente .lfeftremità olila punta in 
molti ^uccelli netta ed nàuta, in. altri. .ottufa ; tubercur 
lofa , adunca, ricurva. 

< 5 . Ndllé Oche e nèlle'Anitre Teftfemità'dél becco è 
larga, arcata ; munita .d’un’unghia ,-in quelle bruna for¬ 
bita , e 1 piil 'larga' veifo ‘l’Orlo delle rhafcelle, nelle Oche 
; bianca,''Inda piìr iaVga-'y 'piS. convèlla, quali ovale, fo- 
dilfima, e aliai pili aderente. 

A K T I COLO III. 

Dirrienjìon generale della tefia delle Oche. 

Spogliato degl'integumenti, e dei fhufcoli ' il cranio 
delle Oche,divifo da tutto quella:, che s’appartiene al 
becco e al collo,, inovafi comunemente- lungo-dallèj:28 
alle *30 ‘ linee parigine-; e ! fé-fingali una linea ralente la 
fuperficie eftériore convella del cranio dalla apofifi na- 
fale di mezzo alla occipitale , quella batterà fra le 46 
linee, e i quattro pollici. 


CAPITOLO 



d s g.l i Uccelli. 7 6i 
CAPITOLO II. 

- Divìfione delle partì efierìori del cranio delle Oche. 

Non difcoprendofi facilmente nelle Oche , adulte le di- 
vilioni naturali delle offa del cranio, e non effendone 
contraffegnati i margini da futura,nè da apparenti ar¬ 
monie ; e per. altra parte vedendovi!! là figura in parec¬ 
chi luoghi diftinta, oltre che con le differenti porzioni 
delle òffa medelime vengono, formate regioni. pur diffe¬ 
renti, mi.fembra indifpenfabile,.che.per chiarezza mag¬ 
giore vengano indicate le porzioni principali per divi¬ 
derle all’ uopo in altre fubalterne. 

Articolo I. 

Porzioni principali della convefiita del cranio 
delle Oche. 

1. Su quella conveflità fi offervano tre porzioni prin¬ 
cipali per lato, le nafali ,le frontali, e le parietali. 

2. Le porzioni nafali quadrilunghe attendono fino ad 
un forame fcolpito nel vertice dittante linee 9 dalla 
apofifi nafale di mezzo,e trovali proprio nel centro di 
quella linea, che trar fi potrebbe in traverfo dalla apo¬ 
fifi orbitaria fuperior defira alla apofifi orbitaria fiupe- 
rior fini fica . 

3. Quel foro è alcune volte doppio fenza però , che 
il deliro fia parallelo, nè collantemente fimmetrico con 
il fìniftro, e che tuttedue, comunichino con .il fieno lon¬ 
gitudinale della dura madre. 

4. Fra l’accennato forame, e quell’4ra> rilevato che 
è tanto apparente fulla fommità pofteriore del cranio 
v’ è uno ipazio lungo lin. 20 circa, delle quali venti 
linee le dieci anteriori fervono per mifurare l’eftenfion 
4 elle porzioni frontali. 


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. 5. Quelle finifconp, in; alto dirimpètto alla fommità 
delle orbite. 

6 . Da tale altezza al\’arco gik menzionato fi {Vendo¬ 

no perlo fpaziodejle, altre dieci linee le porzioni pa¬ 
rietali ... ■ • • . 

7. Tanto, le porzioni nafali quanto le frontali e le 
, parietali. Top# ,diy.ife in delira e finiftra ■ mediante una 
-linea t incavatale. he dalla, apofifi nafafe di mezzo- afcende 
..fino alla .fommità. dell’ arco. 

8. L’ arco fi curva fui lati della fommità e della fao 
eia pofteriore del cranio , la quale dicefi porzione oc- 
capitaip., che ;in .^ilto in .avanti e ai lati è circofcritta 
dal medefimo arco. 

9. In baffo ftendefi fino alla radice di due apofifi para¬ 
gonabili per la lituazione .piti che per la figura loro 
alle apofifi maftoidee umane, e fino. al gran foro occipitale. 

10. Dalla fommità dell’arco difeende fino al gran fo¬ 

ro fqddetto una fpina .piramidale , odia crefta offofa, che 
cop;la.fua baie appoggia full’ orlo fuperiore di quello 
foro. ] 3 ; .. .. . , -.. .. ; .: 

A R T I c o E o .IL 

Eminenze più confiderabili alla bafe del cranio ■- 
delle Òche. 

1. Alla bafe del cranio delle Oche fi vedono parec¬ 
chie eminenze oltre a molte folle ed incavature, annu¬ 
mero fi folchi e forami, Alcune delle eminenze fono* ai 
lati, altre full’ alfe maggiore della bafe iftefta, onde coi 
«lineeremo, a deferivere le fimmetriche o laterali prima 
di numerar quelle di mezzo. 

2. Al davanti ve ne ha due brevi,e piatte,dal fito 
e dalle funzioni lqroi dette apofifi nafali delira e finiftra . 

3. Dietro e fotto quelle fi allungano le due orbitarie 
inferiori una per lato alla parte anteriore delle orbite- 



U E O L I U G C E L L I. 76$ 

iit 4t Ai lati della:■foramità delie fonimi riafali fi veg¬ 
gono le poco elevate apodi! orbitarie fiferiori' divile' dàl¬ 
ie predette mediante una mediocre incavatura. 

- 5. Dico poco elevate parlando - delle Oche e 'delle 

Anitre ; ma nel Nibbio , nello Sparviere, nel Gheppio, 
sè nello. Smeriglio, che noi Piemonteli nominiamo Cri¬ 
vella , le apoiìli orbitarie fuperiori fonò prolungate per 
-due lamine piatte e fiottili, che lì fcoftano alquanto dal 
margine dell’ orbita, e per efempio nel Nibbio 1 trafcor- 
rendo lo fpazio d’ Un pollice lafcianO tin voto fra il 
margine loro interno , e la porzion nafàle , occupato 
da una membrana ligamentofa forte ed elaftlca, la qua¬ 
le unitamente all’accennato prolungamento di queffè 
-apofifi forma la parte afiterior principale degli archi del¬ 
le orbite , che ne terminano èfterìormente la volta. 

6. Seguono alla parte pofteriore' delle orbite lé lun¬ 
ghe, obblique, ed acute apofifi orbitarie póftèrìori : 

7. Finalmente alla parte inferior po'fterióre dei lati 
del cranio Ji vedono le apofifi mafioidee , concave al da 1 
vanti per dar ricetto ad uno dei capi del mobile offa 
intermafcellare , e pih ampiamente incavate all’indietro 
per dar luogo alla lunata membrand del timpano , per 
contenere alcuni degli organi appartenenti all’udito, e 
per dare ufcita ad alcune grolle vene difcendenti dall’en¬ 
cefalo . 

8. Fra quelle, che occupano l’affé della bafe del cra¬ 
nio, v’è anteriormente la piatta e breve apofifi ndfale di 
mezzo, 

9. La parete offofa obbliquà , che foftiène in alto e 
indietro il tramezzo delle orbite , e 

10. La crefla fittile dentata j foftegno del tramezza 

delle narici. ' ' 

11. Alla eftremità pofteriore dell* accennato parete fi 
vedono elevate fu due fpecie di apofifi due faccette ar¬ 
ticolari deftinate ad agevolare i movimenti àe\\3. mafcel¬ 
la Superiore , apparentiflime nelle' Oche e nelle Anitre 

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764 Dell’ encefalo' 
perchè vi fi appoggiano due limili/accerti? ovali coper¬ 
te di lifcia cartilagine , proprie delle appendici dei fu¬ 
cili interni della medeiima pòrzion fuperiore del becco. 

12. Dietro alle faccette articolari dopo un breve in¬ 
tervallo vi è 1’angolo anteriore , della tuberojita bafila- 
re , eminenza conlìderabiliffima fatta a guifa di triaii- 
gólo, gli angoli pofteriori della quale fono, tronchi. 

13. Tale tuberojita è longitudinalmente div-ffa per una 
enfia affai difuguale e fcabra deftinata' all'attacco di va- 
rj mufculi, ed occupa un ampio lito fra le faccette ar¬ 
ticolari, le apofifi maftoidee , e la occipitale. 

14. IJ apofifi occipitale è lifeià, pulita, quaff limile ad 
un capez.7j>lcf offofo ,. coperta di. cartilagine : fembra af¬ 
fida al ■'margine . inferiore del gran fòro occipitale , e al¬ 
la baie,..delia tùbefofit'a occipitale con la quale. confina 
per mezzo, d’una 1 fpecie di collo,.. 

15. Il collo.' della, apofifi occipitale can&fte, in un, folco 

ferdilùndìe',-ie'‘coìnd J 'dèÌ‘‘^ù»Ìè l^no rivolte 1 :in fu : vi fi 
pianti unifee a tale 

apofifi la pfimà" vertebra. 

1 6. E - anche necèffario,. che vengano notate ‘due pic¬ 
cole /pine ojfefe falla Iteifa linea delle faccette articola¬ 
ri , alquanto più verfo la ’ fommità della parte pofterio- 
re del tramezza , fra quello e Ja faccia interna della 
radice dèlie hfòfifi orbitarie pofteriori. 

Art ico l o III. 

Cavità efterioti della faccia fuperiore del cranio. 

1. Tra le: cavità dèlia faccia fuperiore. del cranio del¬ 
le Anitre fi contano due grandi e profonde incavature 
nafali Scolpite nella faccia- inferiore delle porzioni na¬ 
tili fra le apofifi dello fteffo»'nome , le orbitàrie infe¬ 
riori anteriori,'Te, orbitarie fuperiori, e la parte .obbUr. 
qua, che le fepara. -, . 



DEO.LI UCC E LLI. 765 

4. Due fojfe rnfali fulla parte anterior fuperiore in¬ 
terna del tramezo, delle narici fotto"la porzion nafale. 

3- Due grandi folle dette le orbite ovali, profonde, 
jeparate mediante il proprio loro tramezzo. 

4. Le incavature femilunari tra le apofilì orbitarie 
^teriori full’orlo delle orbite, .medefime. 

, 5- Seguono le incavature traversali fra le apofifi.^ 
bitarie pofteriori, e le faccette articolari 1 

6. Le incavature temporali tra le apofilì,, orbitarie .po- 
ftériori, e le maftoidee. 

' 7. Le articolari , e 

< 8. Le auricolari -, incavature- fcolpite nella faccia .con¬ 
cava delle apofilì maftoidee. 

9- Le incavature maftoidee tra le apofilì di quello no¬ 
me , e i lati dell’ ampia tuberofità balilare. 
ts io. Vi fono di più due ftrette e lunghe Scanalature 
con l’orlo efteriore (cabro,, le quali cominciano tra 1* 
-apofilì nafali dei lati, e la nafal di;,mezze»,,e.fi fiondo^ 
n,o fulla volta delle foife oafidi finq , tr^,J,e apofilì orbita- 
rie fuperiori , e il margine vicino ,,anterior, fuperiorè; 
delle orbite. 

Arti: c o l o IV. 

Cavità delle parti inferiori^fteme dei cranio. 

1. Alla faccia inferiore del, cranio dei fuddetti uccel¬ 
li lì veggono le fojfe maftoidee , cioè due depreffioni lar¬ 
ghe e profonde che al davanti fiqifcopo, in un. s angolo, 
lafciate da due linee afpre atìai 'rilevate ,' le quali par¬ 
tendo da una crefta longitudinale tuberosa, regnante nel 
mezzo delia tuberofità 'bifilarevengono ad unirli con 
il lembo interno , ed anteriore delle apofilì maftoidee. 

2. Quelle folle danno attacco, a, dive-rii mufculi , e 
comunicano con la ; cavità del cranio mediante un fora 
bipartito .ver la apertura anteriore del, quale efce il. netr 

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rj&6 D B L L* ENCEFALO 

vo del par vago , per la dìretana un grollò ramo del¬ 
le vene iugulari . 

3. Le aperture diftinte di due canaletti orizzontali 
deftinati a dar ufeita dal cranio cadono ad un ramo 
principale del nervo del nono paro : aperture, che sboc¬ 
cano all’ angolo anteriore della tuberosità, bafilare , e che 
poffono prendere il'nome dal nervo, che vi palla. 

4. I condotti -delle carotidi fatti a guifa di conia: 
principiano al fianco efterno dei canaletti ora deferitti, 
e fi circonflettono indentro , e in alto verfo la fojfa 
pituitaria. Guidano un ramo confiderabile di tali arte¬ 
rie , che paffando. fui fianchi della gianduia pituitaria 
feorre obbliquamente indietro,- e in alto per diramarli 
nella bafe del cervello dietro all’ unione dei nervi ot¬ 
tici , 

5. La faccia ; pofteriore del cranio dietro 'dell’ arco 
ojfofo prefenta ,all’ occhio un triangolo quali rettilineo^, 
i lati del quale fono fatti da due creile , che dalla [pi¬ 
na occipitale vengono a terminare nel lembo pofteriore 
delle apofifi maftoidee. 

6 . Le parti pofteriori inferiori dei lati del triangolo 
radono il foro occipitale , il margine inferiore del quale 
è fatto dal capemolo occipitale già mentovato. 

7. Tra la fpina occipitale , 1 ’ arco, e la radice delle 
apofifi maftoidee vi fonò due larghe impronte mufculari 
affai incavate. 

CAPITOLO III. 

Softanza delle ojfa del cranio . 

In tutte le deferitte porzioni delle offa del cranio 
delle Oche, delle Anitre e degli altri uccelli in gene¬ 
rale lì diftinguono due tavole fode, fragili, bianche, e 
tra lè medefime un abbondante meditullio , eccetto nel 
centro del tramezzo delle orbite. 




delgi Uccelli. 767, 

Il meditullio , detto pur Diploe dagli Anatomici , è 
jnegli uccelli un teffuto fpugnofo pili abbondante, e .più 
raro alla tuberofita bajilare , alla radice di tutte, la apo¬ 
lli , fu per tutta la colonna , che foftiene il tramezzo 
■delle orbite, maffime dietro la porzàon nafale. 

Notabile altresì ne è 1 ’ abbondanza all’ arco , dove 
(oltre che dà maggior leggierezza al cranio) ferve an¬ 
che a dare maggior energia all’ organo dell’ udito am¬ 
pliandone i labirinti , e multiplicandone le concavità. 


Della prima parte del I. Tratt. dell ’ efpofizione anato¬ 
mica delle parti relative all’ Encefalo degli uccelli , la 
quale tratta delle parti eftermi oJJ'ofe del cranio dei me-